Monteprandone
Monteprandone è un comune italiano di 12.428 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.
Centro del subappennino marchigiano, posto nell'immediato entroterra di San Benedetto del Tronto, a soli 5 km dal mare Adriatico, sulla cresta di una breve dorsale che divide la valle del torrente Ragnola (a nord) da quella del fiume Tronto (a sud). L'unica frazione del comune, Centobuchi, si trova sulla via Salaria ed è oggetto di una grande espansione demografica legata alla vicinanza con le grandi vie di comunicazione e con l'urbanizzazione di tutto l'asse che dalla periferia di San Benedetto del Tronto porta a quella del capoluogo di provincia Ascoli Piceno, che dista 20 km circa.
Storia
Il primo documento storico riguardante Monteprandone risale al 1039 quando un certo Longino insieme a un tale Guido Massaro fecero dono del borgo e della chiesa di San Nicola di Bari al Monastero di Santa Maria di Farfa nella Sabina, che lo tenne fino al 1292 quando, spontaneamente, la popolazione per motivi di sicurezza decise di passare sotto la protezione di Ascoli. Il legame con Ascoli si fece ancora più saldo grazie a papa Giovanni XXII che con la bolla del 13 maggio 1323 concesse in feudo perpetuo ad Ascoli "per la fedeltà e i servizi resi e in ritorsione alla ribelle Fermo" il tratto di territorio tra il Tronto e il Ragnola, garantendo quello sbocco a mare strategico per gli ascolani e annettendo alla giurisdizione di Monteprandone quel Montecretaccio sotto il quale si sarebbe dovuto costruire il porto suddetto (Porto d'Ascoli).
Il castello di Monteprandone era inidoneo alla qualifica di "città" e come comunità era rimasta sempre nel limbo del contado Ascolano e quindi non poteva far generare "nobiltà civica". Pur tuttavia la nomina del "podestà" era lasciata alla comunità di Monteprandone in una terna di tre nobili ascolani.
Le famiglie notabili della comunità di Monteprandone furono: Allegretti, Aloysi, Amedei, Amici, Aureli, Blasocchi, Campanelli, Cappella, Carota, Castellani o Castellani Boccabianca, Corazza, Crocetta, Malfanti, Marozzi, Massi, Merlini, Nicolaj, Pallotta, Parissi, Pellili, Peroni (ora Pirri Salimei), Romandini, Rosati (poi Rosati di Monteprandone de Filippis Delfico) Rossi, Santomi o Santoni, Sari (estinti in un ramo dei Rosati, quello del col. Leopoldo), Serroni, Uriali, Zazza.
Tra il XIV e il XV secolo vennero annessi altri tre colli: Montetinello, Monterone e Monticelli, arrivando così ai cinque colli che vediamo oggi rappresentati nello stemma comunale.Nel 1935 un decreto regio annette, dopo molti tentativi avvenuti negli anni precedenti, la frazione Porto D'Ascoli, staccandola dal comune di Monteprandone, per motivi di convenienza territoriale in quanto San Benedetto è in piena espansione e necessita di spazio, e su richiesta dei cittadini stessi.
Toponimo
La leggenda vuole che il castello sia stato eretto nel IX secolo da un cavaliere franco a seguito di Carlo Magno. Il suo nome sarebbe stato Brandone o Prandone, da cui il nome del castello e del paese.
Monumenti e luoghi di interesse
È ancora intatta parte della cinta muraria dei secoli XIV-XV.
Chiesa di San Nicola di Bari
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Si trova ad 1,5 km dal centro abitato e fa parte del complesso del convento francescano che fu eretto nel 1449 proprio grazie a San Giacomo della Marca, il più illustre cittadino figlio di questa terra, le cui spoglie sono conservate in questa chiesa. Vi è un trittico del XIV secolo e poi opere di Vincenzo Pagani e Cola d'Amatrice. Da segnalare anche il chiostro cinquecentesco del convento (detto anche convento di San Giacomo).
Museo dei codici
Della biblioteca istituita da San Giacomo della Marca e arricchitasi anche dopo la sua morte fino a raggiungere più di 700 pezzi, rimane solo una minima parte. Ma la presenza di un codice del IX-X secolo e di 54 codici del XIV-XV secolo è sufficiente per parlare di un autentico tesoro di inestimabile valore artistico e culturale.
Una volta conservati nel convento di Santa Maria delle Grazie, oggi questi codici, di proprietà comunale, insieme ad altri libri di importanza storica per Monteprandone e il suo territorio, sono conservati sotto le volte a crociera del piano terra del Palazzo Comunale.
Personalità legate a Monteprandone
San Giacomo della Marca, (Monteprandone, 1393-Napoli, 1476)
Carlo Allegretti, pittore, (Monteprandone, 1555-1622)
Giuseppe Maria Scotese, pittore, scrittore e regista, (Monteprandone, 1916) (Roma, 2002)
Eventi
I primi di agosto si tiene la sagra delle olive fritte all'ascolana e dello spezzatino di muflone.
Il patrono San Giacomo si festeggia il 28 novembre.
Economia
La tradizionale economia agricola con i tipici prodotti di questa terra come olio e vino, oggi è una voce secondaria di fronte alla presenza di numerose attività industriali anche di grandi proporzioni site a Centobuchi e sviluppatesi negli ultimi 30 anni. Tra le altre si evidenziano la produzione di elicotteri, quella di mobili per bagno e la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli. Di notevole interesse economico sono anche le svariate attività, sia al dettaglio che all'ingrosso.